(In)Obediens

Un suono ampio e articolato quello prodotto dalla voce intensa delle ance di Marco Colonna, il pianismo elegante di Fabio Sartori e la ricchezza percussiva di Cristian Calcagnile. La musica del trio, identificabile lungo le coordinate di un jazz aperto, sensibile ed incline all’avventura, si sviluppa attraverso l’alternanza naturale tra momenti diversi…

(In)Obediens

(In)Obediens

Fabio Sartori Marco Colonna Cristiano Calcagnile

  1. Frame (5:36)
  2. Frenetic Dance(4:28)
  3. (In)Obediens (8:58)
  4. Flex Frame (4:17)
  5. Impro#1 (5:23)
  6. Celebra(L)tion Day (3:38)
  7. Arlequin (6:49)

Marco Colonna, bass clarinet, clarinet, tenor sax
Fabio Sartori, piano
Cristiano Calcagnile, drums, percussions

RECENSIONI

“Ogni tanto capita pure di fare qualche bella scoperta, come nel caso del pianista romano Sartori primo responsabile di quest’ottimo trio… ma sono l’immagine globale,la coesione e la lucidità del progetto a farlo salutare con tutto il favore del caso”

(In)Obediens  – Bazzurro, Musica Jazz, fra i dischi consigliati nel mese di Novembre 2014.

 

“Classique et iconoclaste à la fois”.

(In)Obediens  – Franpi Barriaux, Citizen Jazz (France)

 

“…questi sono racconti contemporanei, un pò stordenti, la cui struttura si pone al di là dalle architetture consuete ma convince in pieno grazie alla dimensione raccolta, intima, e ad una partecipazione corale che crea percorsi sonori multidimensionali, ricchi e articolati”.

(In)Obediens  – Claudio Sessa, Corriere della Sera

 

“Da dove arriva Sartori? Pianista che sgrana suoni come diamanti in un quadro di sensazioni che rimandano alla riflessione come al fattore-guida. ….Ma che modo prezioso, consapevole, propositivo di pensare la disobbedienza in musica!”

(In)Obediens  – Mario Gamba, Alias, Il Manifesto

 

“Introspezione cameristica…Tra lirismo inquieto e un incresparsi di onde melodico/ritmiche che sommerge”.

(In)Obediens  – E. Bettinello, BLOW UP Ott. 2014

 

“…costruiscono il loro repertorio di sette composizioni su brevi, ma incisive, miniature compositive per poi gettarsi a capofitto in un flusso improvvisativo costante, sempre lucido e ispirato.”

(In)Obediens  – L. Vanni,  JAZZ IT Ott. 2014. Disco consigliato dalla rivista.

 

“(In)Obediens” presenta una scrittura fine e intrigante che, al di fuori di ogni costrizione o modello precostituito, spinge la ricerca e l’improvvisazione all’estremo e l’esito musicale si tinge di contrasti e di sfumature che è difficile non cogliere e apprezzare.”

(In)Obediens  – N. Mollica Franco,  Jazzitalia

 

“…Destrutturazioni formali e spinte modali, invettive sonore e libertà assolute ritrovano sempre il centro di equilibrio nella costruzione democratica del trio, svincolata dai ruoli tipici degli strumenti e attenta maggiormente al confronto o, eventualmente, allo scontro timbrico delle tre voci… In meno di quaranta minuti, il trio offre la sua sintesi di un percorso lungo e collettivo”.

(In)Obediens  – F. Ciminiera, Jazz Convention

 

“…Non collocherei questo lavoro nella corrente del free-jazz, ma piuttosto in quella della musica contemporanea improvvisata: i brani dell’album non si basano sulla ripetizione e variazione di frammenti ritmici/armonici ma piuttosto si dispiegano liberamente creando lunghe sezioni musicali”. 

(In)Obediens  – Jazz Square