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Recensione “Suite per Osvaldo” dalla Spagna – Discospat

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Il blog spagnolo Discospat fa una bellissima recensione del disco “Suite per Osvaldo”, a cura di Francisco Macias. 

Questo è il link per leggere la bella recensione proveniente dalla Spagna. Di seguito riporto una traduzione in italiano.

“Ascoltare il secondo album di questo trio italiano per l’etichetta Rudi Records è stata una meravigliosa avventura piena di sorprese. Il pianista Fabio Sartori, accompagnato dal clarinettista Marco Colonna e dal batterista Cristiano Calcagnile, ha fatto un lavoro eccezionale di 40 minuti, dove il jazz, la musica classica contemporanea e l’improvvisazione si fondono per realizzare musicalmente il mondo del pittore astratto italiano Osvaldo Licini. Lirismo, dramma, il colore e la forza di questi dipinti sono tradotti in una straordinaria opera musicale compatta, senza un solo momento che non ha senso, registrato dal vivo il 18 novembre 2016 il “Laboratori Di Pianoforte” di Marc Maggio, a Roma.
Diviso in sette parti, ognuna con il nome di un dipinto Licini, “Suite per Osvaldo” si apre con un bella intro di pianoforte, “Amalassunta” (4’10), che mostra Sartori in maniera “romantica “. L’ingresso delle percussioni di Calcagnile daranno immediatamente l’intensità e la libertà che la sua batteria fornirà poi all’album e l’effetto contagioso che avrà sul pianoforte. Dopo questo aumento di energia senza sosta, il pianoforte prende una cadenza più rilassata e misteriosa in “Bruto”” (7,01), e entra il clarinetto di Colonna, che crea una bella melodia ritmica e poi interpreta un assolo meraviglioso, pieno di forza e sentimento, con il piano che suona il basso da un lato e introduce elementi melodici dall’altro e la batteria totalmente libera. Dopo una fantastica seconda parte, più vicina alla musica da camera, Fabio Sartori in “Missili Lunari” (4’13), suona il pianoforte ritmicamente, accompagnato solo dalla batteria. Con l’inizio di “Angelo Di SD” (6.16), il trio continua con lo stesso schema ritmico fino a ritornare agli echi della musica da camera, un bellissimo passaggio di pianoforte e clarinetto che termina con l’ingresso della batteria, una piccola esplosione controllata di follia, dove il classico e grande stile del pianoforte contrasta con la follia del clarinetto e delle percussioni.
Con “Nanny” (6’25) arrivano i momenti di grande bellezza e la parte drammatica del disco, grazie in gran parte al suono del clarinetto di Marco Colonna, si passa dal lamento iniziale fino all’ultimo grido impressionante, sempre ben accompagnato. Senza pausa, il clarinetto in “Amalassunta II” (6,19), attraversa una bella e tranquilla impro, fino a congiungersi con la delicatezza del pianoforte e della batteria, che da alla musica un certo carattere impressionistico e alla melodia parti più spigolose, che ci portano direttamente a “Angeli Ribelli” (5’22), brano finale, una grande scusa per il trio che si ripropone e si avvicina al free jazz con momenti di grande intensità. Un grande lavoro, anche se composta interamente da Fabio Sartori, non potrebbe esistere, o almeno non così brillantemente, senza la presenza di Marco Colonna e Cristiano Calcagnile, e a noi ancora una volta dimostra lo stato impressionante di jazz contemporaneo in Italia e il buon gusto dell’etichetta Rudi Records nella scelta dei progetti che pubblicizza.”

Francisco Macias

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