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“Classique et iconoclaste à la fois.” Recensione su Citizen Jazz, Francia

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Un importante recensione da parte di Franpi Barriaux  sul magazine francesce Citizen jazz. Di seguito il link e la traduzione.

 

link recensione

 

traduzione:

Questo trio riunito da Fabio Sartori, pianista particolarmente percussivo (qualità già presente nel disco “Escher”), presenta per la label italiana Rudi Records dei musicisti poco conosciuti oltre alpe, anche se il percussionista Cristiano Calcagnile lo abbiamo ascoltato al fianco di Stefano Bollani o Anthony Braxton (Standards “Bruxelles”, 2006). Il trentenne Marco Colonna, co-fondatore del collettivo romano « Improvising Experimental Machine » (IEM), svolge un ruolo fondamentale in questa orchestra senza basso dove ognuno si prende a turno la responsabilità del ritmo. Colonna è colui che mostra la strada in questa formazione molto compatta e dotata di una potente immaginazione; si muove tra ‘improvvisazione pura,  quando lascia il pianoforte, molto contemporaneo, dispiegarsi intorno ad una nota immutabile emessa simultaneamente con due ancie (“Improvisation # 1”) e un suonare lirico e impervio, soprattutto nei brani con il clarinetto basso (“Frame Flex”). Per esempio nel lungo ed emozionante “(In) Obediens”  il complesso intreccio che vede dialogare la mano sinistra di  Sartori e la batteria di Calcagnile viene illuminata dal caldo suono del tenore di Colonna. Questa costruzione condivisa, in continua evoluzione, conferisce al loro dialogo raffinato un qualcosa di estremo e profondo.
Il senso ultimo del disco “(In) Obediens” ci viene rivelato dal brano “Frame:” la musica si muove tra composizione e improvvisazione, tra un certo rigore stilistico e un feroce desiderio di rovesciare i codici vigenti. E’ classico e iconoclasta insieme. Il risultato è un lavoro a tempo stesso inebriante e evanescente, che nasce dai dettagli; a volte è il tintinnio degli oggetti suonati dal batterista,  talvolta l’eco persistente di un accordo suonato al piano mentre Colonna riscalda lo strumento … “(In) Obediens” rivela dei segreti, a condizione che lo si ascolti attentamente..e questo lo facciamo senza difficoltà..

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