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Tabula Rasa

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Tabula rasa, nell’antica Roma, era una tavoletta di cera cancellata in modo da poter essere usata per riscrivervi sopra. Metaforizzando si allude alla mancanza di conoscenze a priori e, quindi, alla totale potenzialità di acquisizione da parte dell’intelletto.

Questo lavoro parte da questa riflessione. Gran parte del materiale è improvvisato in maniera estemporanea, ogni volta ripartendo da zero, come una tavoletta di cera cancellata. La mente come un luogo dove concepire, un luogo che si svuota per comprendere la forma, l’intuizione. Attraverso l’atto la potenzialità si manifesta, diventa concreta, materiale suono, sottile vibrazione. Il corpo come intelligenza lega insieme l’espressione. E diviene un processo inverso, in-conscio. Un cammino di conoscenza ed esplorazione di significati nascosti. Una musica come canto dell’anima (intesa come ciò che muove). Il Ricercare sempre formule e nuove forme, per comprendere e conoscere il significato nascosto, celato.

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